CROP DI RANZANO (PN): RELAZIONE TECNICA

di Giorgio Pattera
. .
   
 

Come si può evincere dalle foto al microscopio (10x) allegate, si notano notevoli differenze fra le spighe rinvenute all'interno del pittogramma rispetto a quelle raccolte all'esterno e non interessate dal fenomeno.

A) - Le spighe d'orzo che formano l'agroglifo (spiga.in) sono visibilmente più piccole di quelle all'esterno (spiga.out); appaiono come "sofferenti", a crescita "stentata" e sembrano cosparse di una "polverina" (che in realtà risulta una colorazione) tipo "ruggine". Escludo possa trattarsi della fitopatologia fungina nota come "Segale cornuta", determinata dalla Claviceps purpurea.

 

spiga in

spiga out

   
  B) - I nodi delle spighe interne (nodo.in) hanno subìto una piegatura netta, a volte anche ripetuta nei nodi prossimali, con angolatura variabile dai 30° ai 45°. Non risultano allungamenti degni di nota a carico degli stessi (almeno nei campioni in mio possesso), mentre è evidente il loro ispessimento.
 

nodo in

nodo out

   
 

C) - I chicchi contenuti nelle cariossidi prelevate al centro del pittogramma (chicchi in) risultano anch'essi più piccoli dei "fratelli" cresciuti all'esterno (chicchi out) e, come le spighe, conservano tracce puntiformi di colorazione "rugginosa". Mostrano anche segni di "corrugamento" o "raggrinzimento" superficiale, come se fossero stati "tormentati" o "compressi" da qualcosa.

 

chicchi in

 

chicchi out

 

Non sono possibili ulteriori indagini di là da quelle obiettive testé enunciate, causa il notevole lasso di tempo (oltre 40 gg.) intercorso fra la comparsa del pittogramma e il sopralluogo dei ricercatori (fra cui il socio CUN Alfredo Benni, che ringrazio per la fattiva collaborazione apportata alle indagini).